C’è una piccola novità tra le mura di Together. Un piccolo disastro d’arte prende vita sulla parete d’ingresso. Un’immagine simbolica e una frase accanto che racchiudono il cuore dell’intero progetto, il significato intrinseco delle case Together e delle persone che le animano ogni giorno.
Ma procediamo per ordine.
E’ un venerdì mattina, il quartiere Trastevere è accarezzato da una tiepida luce solare, la Mansion è attiva. E’ un giorno pieno di cose da fare, si organizza, si portano avanti varie iniziative, arrivano nuove persone, tutte volenterose di proporre idee per questo centro pulsante.
C’è qualcuno seduto di fronte al grande tavolo della living room, che con occhi bassi e scatti repentini della mano crea un piccolo bozzetto. L’occhio è curioso e scruta il volto di una donna dalla labbra morbide e leggermente languide, lo sguardo rivolto verso il basso, i capelli semiraccolti le incorniciano perfettamente il viso. E’ assorta nei suoi pensieri, viaggia attraverso i suoi sogni, crea e modella con la sua mente, plasma la fantasia con la speranza che essa diventi realtà.
L’uomo chino alza lo sguardo, è l’illustratore Boban Pesov. Su Youtube è già conosciuto per i suoi Disastri d’Arte: splendidi opere su diverse superfici dove il suo tocco è estremamente riconoscibile. Questa volta la superficie è quella di Together, la parete d’accoglienza.
Dal concetto e dalla bozza iniziale si passa all’azione. Sistemata la Go Pro sul soffitto per documentare tutta la realizzazione, si tracciano le prime linee del disegno. Prende vita il volto, così trasognante, i riccioli che arrivano a sfiorare le spalle, il corpo nudo ma per nulla volgare, quasi a voler dare un tocco di classico ad un’opera estremamente moderna. La figura umana è stata tracciata sul candido muro. Il primo giorno di lavoro è finito.
Il secondo giorno arriva il colore, pennellate ampie, evidenti, quasi a voler indicare il cambiamento, il forte passaggio dal momento riflessivo a quello pratico. Dal sogno fino alla fatica, la passione, la volontà e la tenacia nel perseguirlo e realizzarlo.
Le sfumature danno profondità e corpo alla figura femminile. Una punta di azzurro ai lati e sui riccioli neri, pennellate colorate alla base della sua figura leggermente piegata. Il dipinto è ultimato, gli spettatori possono assaporarne la visione, sorseggiando un bicchiere di vino mentre Boban fa gli ultimi ritocchi.
La donna ha preso vita e personifica l’iconico aforisma alla sua destra ” Dedicated to the THINGS that haven’t happened yet, and the PEOPLE who are about TO DREAM them up”. Le stesse parole incise alla base di una delle colonne che formano il porticato del campus della Stanford University a Palo Alto.
Dedicato alle cose che non sono ancora accadute e alle persone che sono in procinto di sognarle.
Le parole sottolineate non sono lì a caso. “Cose”, “Persone”, “Sognare”. Una triade di parole per descrivere il mondo di Together a chi si trova ad entrarvi per la prima volta. Quel “quid” che porta avanti ogni progetto. C’è bisogno di cose, di nuove idee, queste si possono costruire attraverso le persone, quelle che hanno il coraggio di credere sempre ai propri sogni.