Ci sono edifici a Roma che sono stati in qualche modo dimenticati o che rischiano di esserlo. Il Forgotten Project, la cui prima edizione si è appena conclusa, ha l’obiettivo di restituire una possibilità di un futuro ad aree dismesse, ex fabbriche, mercati s.p.q.r., depositi, ex-cinema.
L’ingrediente principale è stata la street art, che insieme alle numerose iniziative parallele organizzate, ha radunato centinaia di persone intorno a questi posti che non eravamo più abituati a notare. Arte fugace quella di strada, che continuerà ad attirare l’attenzione su quelle mura fino a quando le cose cambieranno, nella migliore delle ipotesi, oppure fin quando non sarà la città stessa a decidere di disfarsene.
Il Forgotten Project ha coinvolto cinque artisti urbani portoghesi, molto apprezzati in Europa e nel mondo. Il Portogallo non è stato scelto a caso, si tratta infatti di uno dei primi Paesi europei ad accogliere la street art come una forma d’arte nuova, tanto da cambiare parzialmente il volto delle sue città.
I cinque street artist hanno regalato, per la prima volta, opere murali nella città di Roma. Ognuno di loro ci ha messo l’anima e la propria personale tecnica.
Diogo Machado di Add Fuel crea mondi immaginari combinando personaggi surreali ed elementi decorativi, il tutto con ironia e con un notevole senso della simmetria. Bordalo II, uno scultore irriverente che trasforma i rifiuti urbani in grandi bassorilievi. O ancora Daniel Eime, sofisticato artista che stravolge la peculiarità della tecnica dello stencil, rendendo i suoi volti altamente espressivi attraverso una paziente ricerca sul tratto con layers che utilizzando esclusivamente i colori bianco e nero, rigorosamente a pennello. Il quarto degli artisti, Miguel Januario (che Together ha avuto il piacere di ospitare), è legato ad un progetto chiamato ±MAISMENOS±, un progetto intelligente, nato per sensibilizzare la collettività attraverso interventi artistici mirati, dal forte impatto visivo: si tratta di stencil che giocano concettualmente sull’equazione dei contrari: più/meno.
Infine Frederico Draw, capace di rendere un muro simile ad un foglio di carta su cui disegna volti fortemente espressivi, volti che appartengono a persone a lui sconosciute che fotografa in strada.
Ed è proprio Frederico Draw che, per celebrare la fine della prima edizione del Forgotten Project, ha deciso di regalare ancora una volta un pezzo della sua arte alla Città Eterna. Lo street artist si è esibito in un live painting, lo scorso Mercoledì 1° Giugno, sul mattonato del Together Garden. In tanti, fuori in giardino, hanno assistito alla performance sorseggiando birra e ascoltando la buona musica di RoyTson mentre ammiravano il volto che piano piano prendeva vita scolpito da vernice spray.
L’evento è stato organizzato in occasione della presentazione del catalogo realizzato da Forgotten Project che racchiude tutti le opere, i segni, i messaggi e le espressioni che i cinque ragazzi portoghesi lasciano a Roma.