Cartoncino. Bianco su nero. Si chiama Mr. Minimal il personaggio ideato da Gabriele Mannarino. Mr. Minimal è uno di noi. In mille faccende affaccendato ma con la testa da un’altra parte. Lo stereotipo dell’uomo che vive dei ritmi dettati dalla società. Una società alla quale si limita ad appartenere.
Gabriele ha inaugurato la sua esposizione all’interno della Mansion di Together in occasione dei festeggiamenti del primo anniversario della casa. Le sue opere sono ancora in mostra sulle nostre pareti e ammirabili dai passanti.
Conosciamolo meglio.
Innanzitutto qualche tua esperienza passata che ha segnato il tuo percorso artistico e professionale
“Ce ne sono diverse. Per esempio, nel 2010 ho passato tre mesi nel laboratorio di Fabrizio Trotta, un mio carissimo amico. Fabrizio è un pittore professionista ormai affermato e sebbene il mio rapporto con l’arte venisse già da lontano, lavorare con lui mi ha fatto respirare per la prima volta l’aria di uno studio in piena attività: rastelliere piene di tele lavorate e non, chili e chili di colori, carte colorate, oggetti e materiali vari, scadenze, ritmi serrati, insomma, lavoro, lavoro e ancora lavoro… non solo, ma anche scherzi… e pure incidenti! Una volta usando una spatola ho schizzato di beige non solo la tela, ma tutto quello che c’era nella stanza, e non essere stato cacciato è stata la prova che eravamo diventati davvero amici.”
“Un episodio “rivelatore” più lontano nel tempo: la prima volta che ho usato il colore a olio su tela, nel salotto di casa, a quattordici anni. Già usavo la tempera e l’acrilico, ma l’olio si è rivelato un’altra cosa: l’olio è pastoso, è brillante, è vivo. Mescolare i colori a olio vuol dire accedere a una dimensione diversa e ottenere molto più della somma dei colori utilizzati; quest’esperienza mi ha aperto un universo di possibilità e, in generale, sì, mi ha segnato. Ai colori di ogni genere e tipo col tempo ho poi aggiunto i materiali più diversi, dalla segatura ai trucioli metallici, la sabbia, il cemento, il caffè, fili, tessuti, garze, plastica e…non mi ricordo più!”
“Devo poi tanto all’esperienza al CAP 87027, il Collettivo Artistico Paolano fondato con gli amici Fabrizio Trotta, Clemente Poli, Mario d’Angelo nel 2013 a Paola. Pur in una cittadina del sud non esattamente incoraggiante, il Collettivo è diventato una realtà vivace e aperta a tutti gli stimoli dove collaborazione e interazione sono le parole d’ordine. Anche qui il clima cameratesco e goliardico hanno sempre accompagnato l’impegno e la serietà con cui abbiamo affrontato tutti i progetti, sia individuali, sia collettivi.”
L’esperienza con Together, come ti sei trovato, cosa ne pensi del progetto, come useresti gli spazi di queste due case, quali consigli ci daresti per migliorare questo cross inspirational place
“Together è un posto particolare, un posto che non ti aspetti. Un posto dove si respira voglia di fare, di collaborare, sperimentare. E che accoglienza! Da Together mi sono subito sentito a casa e, in cambio dell’ospitalità, ho cercato di dare con Mr Minimal un primo contributo. Il progetto di Together è grande e ambizioso e contemporaneamente concreto e fattivo. Together è incredibilmente inclusivo, è un organismo che assorbe come una spugna forza e idee da tutte le persone che coinvolge… e, ve lo assicuro: è impossibile non farsi coinvolgere! Che dire che non sappiate già? Cosa suggerire a cui non stiate già pensando? La casa è un posto perfetto per mostre, eventi, laboratori, corsi, e l’idea del network secondo me è vincente: Together sta seminando tanto, sicuramente qualcosa di bello e importante verrà!”
I tuoi progetti futuri e le tue ambizioni…
“In un futuro non proprio lontano spero di imbrattare un muro di Together! Più in generale, dato che la sento come una necessità, continuerò a dividermi tra pittura, grafica e complementi d’arredo, per cui spero di trovare occasioni e spazi per rendere più visibile la mia attività. In questo momento sto lavorando molto a Mr Minimal – è in arrivo un nuovo ebook! – e iniziando un progetto informale di cui spero di potervi parlare presto. Sono molto affezionato a Mr Minimal perchè raccoglie molti tratti che sento distintivi della mia produzione: il messaggio, la semplicità, l’ironia, la possibilità di coinvolgere tutti. E proprio per avere questa possibilità continuerò anche la collaborazione con Artbeat, che ha già prodotto e distribuito un mio Art Toy, I-We, che rappresenta l’unione e la complementarietà di un sistema duale. Quello che sempre animerà la mia produzione, e che sento come lo scopo ultimo del mio lavoro, è la convinzione che ora, molto più che in passato, l’arte non può sottrarsi al compito di essere presente, veicolare messaggi, comunicare, spiegare: la mia ambizione è esserne sempre all’altezza.”
Mr. Minimal è anche su FACEBOOK.