Un piccolo gioiellino nel cuore di Trastevere.
Passeggiando su Via Calandrelli, quasi all’incrocio con la strada dei poeti trasteverini, ci ritroviamo al civico 6/A. Dal cancello di entrata, oltre l’ampio piazzale antistante, possiamo scorgere la veranda, denominata “art lab” il giorno dell’Housewarming.
È molto facile pensarla come una funzionale sala espositiva, le sue mura possono accogliere opere di ogni genere e il suo tetto “cabrio” può permettere di godere di una mostra in una calda giornata d’estate, con un cielo stellato a far da contorno. In una suggestiva sera invernale, facendo scorrere il tetto, in poche semplici mosse, rendiamo tutto più caldo e confortevole. Art Lab, nome scolpito su una tavola di legno appesa alla porta d’ingresso, lascia intravedere la possibilità, per artisti da ogni dove, di produrre arte direttamente sul posto, invece che limitarsi ad esporla.
Ma è proprio il giardino, elemento così inusuale per una casa romana, a colpire con la sua semplicità.
Un angolo verde che può essere utilizzato in qualsiasi maniera, dalla più casalinga, alla più “mondana”. Qui possiamo rilassarci sotto un cocente sole romano, oppure ospitare un concerto acustico in un’atmosfera che si fa più intima. Oppure fare Yoga, sotto gli occhialetti steampunk di Rodolfo, il nano da giardino che, da vera mascotte, ha accompagnato la nascita di questo posto, dalla fase di costruzione a quella di inaugurazione.
Dal giardino e dalla veranda si accede alla cucina che sembra essere stata trasferita da un vecchio cottage in campagna. È tutta rigorosamente in legno chiaro, così da attrarre la luce del giorno per rimbalzarla nel resto della stanza. Strumenti per la coltivazione della terra, come la testa del rastrello trasformata in un porta calici, rafforzano il collegamento con l’esterno. Dei semplici barattoli di pelati, riutilizzati come lampade, illuminano il piano cottura. Tutto, anche l’oggetto più banale e quotidiano, può rendersi funzionale e trasformarsi in qualcosa di autentico ed estremamente originale.
Le idee sono inesauribili e qui dentro prendono forma.
La stanza si distende fino all’angolo principale della casa. Un divano e una poltrona in pelle, una lampada realizzata con tubi in metallo e, sullo sfondo, un’ enorme lavagna. Anche qui, come nella Mansion, è possibile lasciare la propria traccia del proprio passaggio attraverso idee e proposte. Anche stavolta, al centro, spicca orgogliosa la parola chiave che, non è solo il nome con il quale viene definito tutto questo, ma è anche un invito a fare ogni cosa “TOGETHER”.
Il Garden è la seconda sede di Together e, da “figlio minore” che si rispetti, ha ancora tanto da imparare. La sua complementarità definisce una diversa faccia della stessa medaglia. E’ un ambiente più racchiuso, più suggestivo e, naturalmente, più “verde”, ma ha le stesse radici e valori del suo fratello maggiore.
Tutto può avvenire fuori e dentro le sue mura, niente viene trascurato o lasciato al caso. La vita inonda anche questa seconda abitazione che è lieta di ospitare la passione, le idee o anche solo la semplice presenza di chi vorrà prender parte.
E’ una casa da scoprire, le sue potenzialità sono molte, le porte sono aperte.