Intervista ad Alessandro Martoz

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Illustrazione di Alessandro Martoz

Together ha la fortuna di incontrare nel suo cammino talenti sempre nuovi che hanno collaborato e portato qualcosa di sé all’ interno di questo centro pulsante di iniziative e progetti. Lo stesso Alessandro Martorelli, in arte Martoz, che ha partecipato con le sue illustrazioni all’Housewarming del Garden, si racconta, come artista e come persona, attraverso queste tre domande, che possano, per quanto possibile, racchiudere il suo mondo.

– Come ti descriveresti in quanto artista? La tua arte, i tuoi desideri, le tue passioni e ispirazioni ….

Sono uno che disegna, al di là delle definizioni e del mestiere. Il disegno, per me, è un’esperienza totale, non è una cosa semplice. A volte è logorante, perché mi ci dedico molto e scendo abbastanza in profondità per realizzare le mie tavole. Ecco, riguardo alle mie passioni ed ispirazioni, ho riflettuto proprio ultimamente e ho capito che mi piacciono le esperienze e i temi che sono “lontani” dal mio campo. Mi piace fare cose molto diverse, come direbbero a Roma “che ‘n c’ azzecca GNENTE” le une con le altre, come fare gite in montagna o leggere libri di scienza. Tra i disegnatori che amo molti hanno uno stile diversissimo dal mio.

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Half Apple illustrazione di Alessandro Martoz

–  L’esperienza con Together … come ti sei trovato, cosa hai imparato o insegnato …

Intanto… ho conosciuto Together, che non è poco! Mi sono trovato bene, ho conosciuto persone simpatiche. Ho imparato a piantare chiodi in piano piuttosto che in verticale, ho conosciuto meglio il lavoro di Marinella Sorge, ho capito che vivere e lavorare nello stesso posto è possibile!

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Illustrazione di Martoz
Street Summer Crimes

– Come pensi di lasciare traccia in questo mondo attraverso la tua arte? Cosa pensi di regalare a chi osserva le tue opere?

– Domandone! Forse si lascia una traccia solo quando si cambiano le cose, quindi se qualcosa è cambiato anche solo nella logistica del formicaio sotto casa mia, allora una traccia ci sarà. Mi emoziono molto quando disegno, quindi l’obiettivo può essere quello di emozionare di conseguenza. Mi piace quando vedo sincerità. Un disegnatore, un pittore, uno scrittore… Se loro “mentono” in ciò che fanno mi dà molto fastidio, perché un occhio attento lo nota. Per questo io cerco di essere sincero, quando disegno, ed è una lotta che porto avanti anche contro me stesso, spesso devo superare delle barriere che io stesso ho posto, per rispecchiarmi in ciò che produco sul foglio.

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Illustrazione di Martoz

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